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Ricercatori di Stanford replicano e fanno funzionare il «modello pensante» di ChatGpt con solo 20 Dollari

Redazione 7 Febbraio 2025
stanford chatgpt

Negli ultimi anni, il campo dell’intelligenza artificiale ha fatto progressi straordinari e, recentemente, un gruppo di ricercatori di Stanford insieme a colleghi dell’università di Washington ha dimostrato che è possibile ottenere risultati impressionanti ad un costo sorprendentemente basso. Grazie ad una tecnica di distillazione, sono riusciti a replicare le capacità del noto modello Gpt4-o1, utilizzando solo 20 dollari per il processo di addestramento.

Il modello sviluppato, chiamato s1, è stato concepito per emulare l’intelligenza artificiale di alta gamma, come quella di Deepseek. Questi ricercatori hanno addestrato il loro sistema utilizzando un insieme ridotto di dati, solo 1000 domande accompagnate dalle rispettive risposte, per raggiungere performance paragonabili ai modelli più avanzati sul mercato.

Un Approccio Innovativo alla Distillazione dell’Intelligenza Artificiale

La distillazione è una metodologia sempre più utilizzata nel mondo dell’AI, che consente di semplificare modelli complessi mantenendo al contempo elevati standard di prestazione. Questo metodo implica l’addestramento di un modello più piccolo (come l’s1) a partire dai risultati ottenuti da un modello più grande e sofisticato. In questo caso specifico, il modello è stato basato su Qwen di Alibaba e ha consumato solo 26 minuti di calcolo su 16 processori grafici Nvidia H100.

Con un costo totale di circa 20 dollari, questi ricercatori hanno dimostrato che è possibile produrre un’intelligenza artificiale competitiva senza la necessità di investimenti ingenti, tipici dei progetti di grande scala. I risultati nei test di logica e programmazione si avvicinano a quelli di modelli molto più costosi, rendendo questa scoperta non solo innovativa, ma anche alla portata di molti.

Il Dilemma della Distillazione: È Davvero un Risparmio?

Nonostante i risultati promettenti, ci sono interrogativi riguardo l’effettivo valore di questa tecnica. Se un modello di intelligenza artificiale può funzionare quasi allo stesso livello di uno molto più costoso semplicemente distillando le sue informazioni, ci si può chiedere quali siano le reali implicazioni economiche. La distillazione potrebbe, infatti, mettere in discussione l’equilibrio attuale del mercato dell’intelligenza artificiale, dove grandi investimenti sono stati finora considerati essenziali.

Parallelamente a questi sviluppi, un altro gruppo di studiosi ha lanciato una sfida a OpenAI. Recentemente, l’azienda ha introdotto Deep Research, una funzionalità di ChatGPT progettata per effettuare ricerche approfondite online. I ricercatori di Hugging Face, tuttavia, hanno deciso di replicare questa funzione, rendendola open source e accessibile a tutti.

La Replica di Deep Research e Risultati Promettenti

In sole 24 ore dal lancio di Deep Research, il team di Hugging Face è riuscito a sviluppare una propria versione della tecnologia, raggiungendo una precisione del 55% nei test noti come General AI Assistants (GAIA). In confronto, Deep Research ha ottenuto un punteggio del 67%, mentre Gpt4-o1 è rimasto indietro con il 29% di accuratezza. Nonostante non sia perfetta, la replica di Hugging Face apre nuove strade per la ricerca nell’AI.

Ma c’è di più: Hugging Face ha implementato un livello agente nella propria intelligenza artificiale, permettendo al sistema di effettuare ricerche dettagliate e generare report personalizzati. Inoltre, tutto il codice è stato reso disponibile in formato open source, incoraggiando altri ricercatori a contribuire e migliorare continuamente questo modello.

Queste innovazioni da parte dei ricercatori di Stanford e Hugging Face indicano una direzione promettente per il futuro dell’intelligenza artificiale. Con costi di sviluppo notevolmente ridotti e la possibilità di aprire l’accesso a tecnologie avanzate, si può pensare a un’era in cui la ricerca e l’implementazione di sistemi AI non siano più privilegio esclusivo delle grandi aziende. In questo contesto, si creano opportunità per nuove startup e ricercatori indipendenti di competere sullo stesso terreno.

La prossima volta che sentirete parlare di intelligenza artificiale, ricordate che il futuro potrebbe essere democratizzato, e che anche un piccolo investimento può portare a risultati oltre le aspettative. La continua evoluzione dell’AI sta dimostrando che l’innovazione non è solo per i colossi; è una strada aperta per tutti.

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