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Il presidente Biden ha recentemente firmato il primo Memorandum Nazionale sulla Sicurezza (NSM) riguardante l’Intelligenza Artificiale (AI), iniziativa che segna una tappa fondamentale nell’approccio statunitense alla tecnologia da un punto di vista di sicurezza. Questo documento si basa su un precedente ordine esecutivo di Biden riguardante l’AI e sottolinea come i progressi nell’intelligenza artificiale possano influenzare in modo significativo la sicurezza nazionale e la politica estera nel breve termine.
Secondo esperti del settore, le implicazioni dell’AI sono già evidenti. Melissa Ruzzi, Direttrice dell’AI presso AppOmni, afferma: “L’AI ha già conseguenze per la sicurezza nazionale, poiché sempre più attaccanti utilizzano queste tecnologie per realizzare attacchi più complessi e numerosi, specialmente nei settori della social engineering e della disinformazione.”
Il NSM delineata tre obiettivi principali: stabilire la leadership degli USA nello sviluppo sicuro dell’AI, sfruttare le tecnologie AI per la sicurezza nazionale e promuovere quadri di governance internazionale. Il documento evidenzia inoltre che i concorrenti degli Stati Uniti stanno cercando di minare questa leadership attraverso pratiche di espionaggio economico e tecnologico.
Un aspetto fondamentale del memorandum è la designazione ufficiale dell’AI Safety Institute come punto di contatto principale per il governo con l’industria dell’AI. Questo istituto sarà composto da esperti tecnici e manterrà strette collaborazioni con agenzie di sicurezza nazionale, compresa la comunità di intelligence, il Dipartimento della Difesa e il Dipartimento dell’Energia.
Ruzzi osserva che le azioni menzionate nel memorandum costituiscono un buon punto di partenza per comprendere lo stato attuale dell’AI e ottenere informazioni necessarie per prendere decisioni informate, piuttosto che basarsi su supposizioni vaghe. Tuttavia, avverte anche che la raccolta dei dati necessari non è banale. Anche quando avremo a disposizione i dati, sarà necessario affrontare considerazioni e compromessi significativi prima di arrivare a decisioni definitive.
Un’importante iniziativa per democratizzare la ricerca sull’AI è stata supportata dal memorandum, che rafforza il programma pilota delle Risorse Nazionali per la Ricerca sull’AI. Questo programma mira ad estendere le capacità di ricerca dell’AI oltre le grandi aziende tecnologiche, permettendo l’accesso a università, organizzazioni della società civile e piccole imprese.
Il memorandum introduce anche il Framework per l’Avanzamento della Governance e della Gestione dei Rischi dell’AI nella Sicurezza Nazionale, che stabilisce linee guida complete per l’implementazione dell’AI nelle applicazioni di sicurezza nazionale. Queste linee guida richiedono procedure rigorose di valutazione del rischio e misure di protezione contro invasioni della privacy, pregiudizi, discriminazione e violazioni dei diritti umani.
Le considerazioni di sicurezza sono al centro di questo quadro, e Ruzzi sottolinea l’importanza della cybersecurity: “La sicurezza dell’AI è cruciale; sappiamo che se l’AI è mal configurata, può presentare rischi simili a quelli causati da configurazioni errate nelle applicazioni SaaS che espongono dati riservati.”
A livello internazionale, il memorandum poggia su recenti successi diplomatici, compreso il Codice di Condotta Internazionale sull’AI del G7 e gli accordi raggiunti ai vertici sulla sicurezza AI di Bletchley e Seoul. È notevole che 56 nazioni abbiano approvato la dichiarazione politico-militare sulla Uso dell’AI e dell’Autonomia, guidata dagli Stati Uniti.
In aggiunta, l’amministrazione Biden ha ottenuto un importante successo diplomatico con l’approvazione della prima risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sull’AI, che ha ricevuto il consenso unanime, inclusa la co-sponsorizzazione da parte della Cina.
Il memorandum sottolinea anche il ruolo cruciale della produzione di semiconduttori nello sviluppo dell’AI, collegandosi al precedente CHIPS Act firmato da Biden. Inoltre, il documento ordina azioni per migliorare la sicurezza e la diversità della catena di approvvigionamento dei chip, assicurando così la leadership americana nell’infrastruttura di calcolo avanzato.
Questa iniziativa fa parte della strategia più ampia dell’Amministrazione Biden-Harris per un’innovazione responsabile nel settore dell’AI, rafforzando l’impegno degli Stati Uniti a mantenere la leadership tecnologica, nel rispetto dei valori democratici e dei diritti umani.