
Google ha lanciato negli Stati Uniti un’applicazione rivoluzionaria chiamata Doppl, che consente agli utenti di provare abiti senza indossarli fisicamente, utilizzando un avatar fotorealistico creato tramite intelligenza artificiale. Disponibile per dispositivi Android e iOS, questa app rappresenta un passo significativo nel campo della virtual try-on, offrendo un’esperienza personalizzata e dinamica che va oltre le classiche cabine di prova digitali.
Come funziona Doppl, l’app per la prova virtuale degli abiti
Il funzionamento di Doppl è semplice ma tecnologicamente avanzato: gli utenti scattano una foto a figura intera con il proprio smartphone, e l’algoritmo dell’app costruisce immediatamente un avatar digitale fedele alla loro fisionomia. A differenza di molte soluzioni che utilizzano modelli generici, Doppl mette al centro il singolo individuo, proponendo immagini e brevi video in cui l’avatar indossa gli abiti selezionati – che possono anche essere copiati da screenshot pubblicati sui social media.
Grazie a tecniche multimodali di generazione visiva, l’app non si limita a sovrapporre l’abito sul corpo digitale, ma simula realisticamente il movimento del tessuto – ad esempio il drappeggio mentre si cammina – aumentando così la percezione di autenticità. Questo livello di dettaglio è reso possibile probabilmente dall’integrazione di modelli 3D, sintesi video e avanzate pipeline di computer vision.
Dal punto di vista dell’utente, l’interfaccia rimane molto intuitiva: basta caricare la foto, scegliere l’outfit e visualizzare immediatamente la preview in movimento. Ogni look può essere facilmente salvato o condiviso, introducendo una componente sociale che ricorda le dinamiche dell’e-commerce visuale e dei contenuti generati dagli utenti, favorendo così l’interazione e la scoperta di nuovi stili attraverso una rete digitale personale.
Impatto sul commercio e sulla personalizzazione nel retail
Doppl si inserisce nella strategia più ampia di Google Shopping, mirata a colmare il divario tra domanda e offerta con strumenti sempre più sofisticati di personalizzazione. Sostituire i tradizionali manichini con repliche digitali degli utenti rappresenta una svolta importante, trasformando piattaforme basate su cataloghi informativi in veri e propri consulenti di stile personalizzati.
Le implicazioni sono molteplici: per i consumatori si riducono le incertezze di acquisto e di conseguenza diminuiscono i resi, aumentando la soddisfazione post-vendita. Per i rivenditori, l’app offre dati biometrici e comportamentali molto dettagliati, permettendo suggerimenti più precisi e mirati. Tuttavia, questo apre nuovi interrogativi riguardanti la privacy e la proprietà dei dati personali, temi cruciali nel contesto attuale.
Doppl oggi e le prospettive future in Europa
Al momento, Doppl è disponibile esclusivamente negli Stati Uniti come prototipo pubblico, e Google ha segnalato che la resa degli abiti potrebbe non essere ancora perfetta, soprattutto per quanto riguarda texture e fitting. Nonostante ciò, il progetto evidenzia chiaramente la direzione intrapresa dalle grandi aziende tecnologiche nell’integrazione di AI generativa, visione artificiale e interfacce user-centriche.
In Europa, inclusa l’Italia, il servizio non è ancora accessibile, ma il concetto di sovrapporre identità fisica e presenza digitale sta già animando il dibattito industriale e tecnologico. Chi opera nel settore retail, nella moda tecnologica o nelle soluzioni immersive deve considerare attentamente queste innovazioni, poiché l’intelligenza artificiale intelligente rappresenta una leva competitiva imprescindibile per il futuro del mercato.
Doppl è quindi un segnale chiaro di come la tecnologia stia evolvendo per offrire esperienze d’acquisto più personali, coinvolgenti e efficienti, trasformando radicalmente il modo in cui interagiamo con la moda online. L’app apre scenari nuovi e stimolanti, invitando aziende e consumatori a ripensare l’esperienza di shopping come un viaggio altamente personalizzato e digitalizzato.