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Lunedì scorso, l’amministrazione Trump ha ufficializzato l’abrogazione dell’ordine esecutivo 14110, emanato nel 2023 dall’ex presidente Joe Biden, che introdusse regolamentazioni stringenti sull’intelligenza artificiale (IA). Questo cambiamento rappresenta un’importante discontinuità nella politica tecnologica degli Stati Uniti, minando uno dei primi tentativi strutturati di affrontare le implicazioni etiche e di sicurezza legate all’avanzamento dell’IA.
Obiettivi e Implicazioni dell’Ordine Esecutivo 14110
L’ordine esecutivo di Biden mirava a stabilire un quadro normativo avanzato in un settore in rapida evoluzione, con impatti significativi su società ed economia. Tra le sue disposizioni principali, figuravano:
- Condivisione dei test di sicurezza: Gli sviluppatori principali di IA erano obbligati a condividere i risultati dei propri test di sicurezza con il governo federale.
- Istituzione dell’US AI Safety Institute: Questo ente avrebbe definito le migliori pratiche etiche e linee guida volontarie per il settore.
Queste misure erano state accolte favorevolmente dai sostenitori della regolamentazione, che le consideravano necessarie per disciplinare l’uso di tecnologie ad alto impatto. Tuttavia, non erano mancate critiche da parte di coloro che ritenevano tali normative un ostacolo all’innovazione tecnologica.
La Nuova Direzione dell’Amministrazione Trump
Con la cancellazione dell’ordine di Biden, l’amministrazione Trump ha chiarito la volontà di adottare un approccio meno restrittivo alla regolamentazione dell’IA. Sebbene i dettagli della nuova strategia non siano ancora pienamente definiti, la nomina di David Sacks – imprenditore con posizioni dichiaratamente anti-regolatorie – alla guida delle politiche federali su criptovalute e IA lascia intuire un orientamento favorevole al libero mercato.
L’obiettivo dichiarato è stimolare l’innovazione e mantenere la competitività globale degli Stati Uniti. Tuttavia, questa decisione solleva preoccupazioni in settori sensibili come la sanità, la giustizia e la sicurezza pubblica. Inoltre, l’abbandono delle iniziative regolatorie potrebbe rallentare il contributo degli Stati Uniti nella definizione di standard globali, con potenziali conseguenze quali:
- Tensioni commerciali e diplomatiche: La divergenza dagli approcci regolatori adottati da partner chiave potrebbe complicare le relazioni internazionali.
- Conformità normativa per le aziende: Le imprese statunitensi potrebbero dover rispettare normative più severe nei mercati esteri, aumentando i costi operativi.
Un Panorama Interno Frammentato
La riduzione delle regolamentazioni a livello federale si inserisce in un contesto interno già caratterizzato da una marcata frammentazione. Diversi stati, tra cui California, Colorado e Illinois, stanno già implementando normative locali sull’IA, affrontando temi come:
- Trasparenza nei dati di addestramento.
- Prevenzione della discriminazione algoritmica.
In assenza di un quadro federale unificato, questa tendenza potrebbe accentuare la frammentazione normativa, rendendo più complesso per le aziende operare a livello nazionale.
Le Priorità dell’Amministrazione Trump
Nonostante le controversie, l’amministrazione Trump ha ribadito la centralità dell’IA per la sicurezza nazionale e la competitività economica. Tra le iniziative annunciate figurano:
- Investimenti nella ricerca e sviluppo tecnologico.
- Rafforzamento delle infrastrutture computazionali.
- Incentivi per attrarre capitali stranieri.
Tuttavia, la mancanza di una supervisione più robusta potrebbe comportare rischi a lungo termine, sia per la sicurezza che per la leadership globale degli Stati Uniti nel settore tecnologico.